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Al via il Contributo a fondo perduto (e non solo…)
con Profis
Come gestire su Profis l’istanza di contributo a fondo perduto
Il quesito del giorno è: posso gestire le istanze per il contributo a fondo perduto con Profis?
Come ti ha preannunciato Sistemi, la risposta è SI! Finalmente sono disponibili tutte le funzionalità per l’analisi del fatturato dei tuoi clienti e le funzionalità per predisporre l’istanza.
Oltre alle nuove funzionalità previste per il Contributo a fondo perduto – incluse gratuitamente nel tuo Profis – nel manuale troverai anche:
- Analisi reddito per indennità 1.000 euro per i liberi professionisti;
- Analisi del fatturato per il credito d’imposta locazioni.
Cosa prevede il contributo a fondo perduto
Il Decreto Rilancio ha previsto l’erogazione di un contributo a fondo perduto commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica, per i titolari di partita Iva, che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario. In particolare, per l’erogazione del contributo, è richiesto:
1. il conseguimento, nell’anno 2019, di un ammontare di ricavi o compensi non superiore a 5 milioni di euro; per le società con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, occorre fare riferimento al periodo d’imposta precedente a quello in corso al 19 maggio 2020 (data di entrata in vigore del decreto “Rilancio”):
• per i soggetti esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, i ricavi/compensi corrispondono a specifici dati indicati in appositi righi del modello Redditi 2020; in caso di esercizio di più attività, occorre considerare la somma dei ricavi/compensi riferiti a tutte le attività
• per i soggetti titolari di reddito agrario, occorre invece fare riferimento all’ammontare del volume d’affari (rigo VE50) indicato nel modello di dichiarazione Iva 2020 (periodo d’imposta 2019)
• nel caso in cui il soggetto richiedente eserciti sia attività di impresa/lavoro autonomo sia attività agricola occorre considerare la sommatoria del volume d’affari di tutti gli intercalari della dichiarazione Iva relativa al periodo d’imposta 2019
2. almeno uno dei seguenti requisiti:
• inizio dell’attività a partire dal 1° gennaio 2019
• domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020 (data della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus)
• ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
Il contributo spetta anche all’erede che prosegue l’attività della persona fisica deceduta.
A quanto ammonta il contributo?
L’ammontare del contributo è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’analogo importo del mese di aprile 2019. In particolare, le percentuali previste sono le seguenti:
• 20%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro
• 15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro
• 10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 euro.
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a:
• 1.000 euro per le persone fisiche
• 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Come e entro quando posso inviare la domanda?
Per richiedere il contributo è necessario presentare un’istanza all’Agenzia delle Entrate entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica. In particolare, il provvedimento n. 0230439 del 10 giugno 2020 ha disposto che le istanze per il contributo a fondo perduto possono essere inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal giorno 15 giugno 2020 e non oltre il giorno 13 agosto 2020.
Puoi presentare la domanda per tutti i tuoi clienti di Studio solo in modalità informatica tramite la procedura web del portale “fatture e corrispettivi”, un apposito software reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate oppure il tuo software di studio Profis.
Cosa puoi fare con Profis?
Profis ti supporta nella gestione dell’istanza del Contributo a fondo perduto con le seguenti funzionalità:
- Analisi del fatturato
- Compilazione dell’istanza
- Gestire il flusso telematico per la presentazione telematica dell’istanza
- Presentare l’istanza via PEC.
Per l’analisi del fatturato, la funzione, presente nel menù “Contabilità generale e IVA > Controlli”, consente di valutare le ditte per le quali è possibile richiedere l’erogazione del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio. In particolare:
• confronta il fatturato di aprile 2019 e 2020 per determinare la % di diminuzione del fatturato del 2020
• evidenzia per la ditta la differenza tra l’ammontare del fatturato 2020 e 2019
• evidenzia per la ditta se l’ammontare del fatturato 2020 è inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato 2019.
>>> Apri il nostro nuovo manuale dedicato agli adempimenti del Decreto rilancio per approfondire
Per la compilazione dell’istanza per il contributo a fondo perduto occorre invece:
• individuare le ditte per le quali vuoi gestire l’istanza;
• gestire singolarmente o in modo massivo le istanze per le ditte selezionate;
• eseguire una prima creazione per le ditte per cui viene gestita la contabilità in Servizi Contabili (ditte interne), impostando come tipologia dei dati da derivare “Dati contabili e reddituali/IVA”
• eseguire una seconda creazione per le ditte per cui NON viene gestita la contabilità in Servizi Contabili (ditte esterne), impostando come tipologia dei dati da derivare “Dati reddituali/IVA”
• controllare i requisiti richiesti per la presentazione dell’istanza prima di procedere al completamento della gestione dell’istanza.
Oltre al contributo a fondo perduto puoi gestire altri adempimenti con Profis?
Certo. Su Profis sono disponibili anche le seguenti funzionalità:
- Analisi reddito per indennità per i liberi professionisti che hanno subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del II bimestre 2020 rispetto al reddito del II bimestre 2019;
- Analisi fatturato per credito d’imposta locazioni nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Nel manuale trovi i flussi operativi di Profis sia per l’analisi reddito per indennità, sia per l’analisi fatturato per credito d’imposta locazioni.
>> Leggi il Manuale
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